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Se vai a letto stanco ma non hai sonno

Se vai a letto stanco ma non hai sonno, semplicemente non ti addormenterai. O farai molta fatica ad addormentarti.

Perché stanchezza e sonnolenza sono due cose ben distinte.

Quali sono le differenze tra stanchezza e sonnolenza?

La stanchezza è quella sensazione che di solito provi al termine di una giornata di lavoro, o dopo un allenamento in palestra, o dopo una qualsiasi attività che ti impegna mentalmente e/o fisicamente per un certo periodo di tempo. E la identifichi con specifiche sensazioni, come il calo di energia, un senso di affaticamento, spossatezza o difficoltà di concentrazione.

Quando ti senti stanco, fisicamente o mentalmente, può bastare una pausa più o meno lunga in cui mangiare e bere qualcosa, fare alcuni respiri profondi e muovere un po' il corpo, o distrarti dall'attività che stai svolgendo, per riuscire poi a ripartire lucido e concentrato.

Nella pausa potresti anche decidere di fare un sonnellino di 15-20 minuti. Ma non è detto che tu senta il bisogno di dormire quando sei stanco. Perché il bisogno di dormire nasce dalla sonnolenza.

La sonnolenza, più che una sensazione, è una vera e propria manifestazione fisica, caratterizzata da sbadigli, palpebre pesanti, strofinamento degli occhi, torpore, riduzione del livello di coscienza, testa che cade in avanti e difficoltà a rimanere svegli. E se vuoi rimanere sveglio ce la devi mettere tutta per riuscirci!

La sonnolenza è il vero segnale che è ora di dormire!
Ma stanchezza e sonnolenza vengono spesso confuse ed equiparate.

Basta stancarsi di giorno per dormire bene di notte?

Molti insonni (e anche non) pensano che basti stancarsi di giorno per riuscire a dormire bene di notte. Quindi fanno un sacco di cose durante il giorno per stancarsi, eppure succede che vanno a letto e sono svegli come un grillo! E quando a letto si girano e rigirano come uno spiedino e non riescono ad addormentarsi, crescono l’ansia, la frustrazione e la paura di non riuscire più a dormire. A quel punto se ne va anche quel poco sonno che potrebbero avere.

Perché l’ansia, le preoccupazioni e la paura attivano il cervello, lo mettono in allarme e ”spengono” il bisogno di dormire. Queste emozioni comunicano al cervello che c’è un qualche pericolo e che bisogna essere svegli, vigili e pronti per lottare o per fuggire.

E se andassi a letto prima?

Un altro errore molto comune tra gli insonni è quello di anticipare l'ora in cui vanno a letto, nella speranza di riuscire a recuperare un po' di sonno perduto nelle precedenti notti. Quindi vanno a letto anche senza avere sonno, sperando di riuscire a dormire. Ma non si addormenteranno se manca lo stimolo a dormire. E quindi si rafforza in loro l'idea di aver perso per sempre la capacità di dormire.

E' vero che stanchezza e sonnolenza di solito coincidono al termine della giornata! Ma non è necessario essere particolarmente stanchi per riuscire a dormire. Per riuscire a dormire bene bisogna avere sonno e andare a letto sentendosi sufficientemente rilassati.

E come nasce la sonnolenza?

La sonnolenza arriva per tutti in modo naturale dopo almeno 16-17 ore di veglia consecutive, se in questo periodo non si eccede nel consumo di caffeina, soprattutto nelle ultime 8 ore che precedono il momento di andare a letto.
Non è difficile fare questo!

Il problema dell’insonnia è riuscire a spiegare al cervello che a letto ci si può finalmente rilassare...

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Diego Sommavilla

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